Forza

Materiale: Oro Giallo
Pietra: Zircone Naturale
Dimensione:
Peso: 2,1gr

DENTRO Forza

Molto prima che gli uomini costruissero i templi, l’edera strisciava tra le pietre, non si piegava al gelo, né cedeva al fuoco. Quando i boschi tacevano e gli dèi dormivano, lei cresceva. Silenziosa. Ostinata. Immortale. Inestirpabile. Un giorno Dioniso, dio del vino, dell’estasi e della festa, perse l’amore della sua vita. In preda alla furia e al dolore, vagò nelle terre selvagge, finché vide un ramo d’edera abbracciare una roccia e stringerla con una devozione che nemmeno il tempo riusciva a spezzare. Fu allora che comprese: l’amore vero non urla. Resiste! Quel ramo d’edera venne trasformato in oro. Le sue foglie furono benedette con la luce degli astri. E al posto dei fiori, il dio vi incastonò lacrime divine, cristalli eterni nati dall’ultimo suo pianto. Quel gioiello esiste ancora. Passa di mano in mano, da chi ha amato e poi ha perso, da chi è caduto e si è rialzato. Chi lo indossa non lo sceglie. Viene scelto! Questo pendente è un frammento di leggenda le cui foglie portano ancora l’eco di antiche promesse. Le gemme incastonate non sono solo pietre: sono le lacrime cristallizzate degli amanti, scintille di giuramenti sussurrati. Indossarlo è un rito. Lascia che il “Ramo d’Edera” ti scelga!
Alma
Questo gioiello è stato disegnato e creato a Valenza, culla della gioielleria italiana. Ogni dettaglio nasce dall’incontro tra tradizione orafa e design contemporaneo, per offrirti un pezzo unico e autentico, come te. La qualità dell’oro 750 si unisce all’eccellenza artigianale per dare vita a un simbolo che parla al cuore

Che COSA CONTIENE LA SCATOLA

SPEDIZIONE E RIMBORSI

Molto prima che gli uomini costruissero i templi, l’edera strisciava tra le pietre, non si piegava al gelo, né cedeva al fuoco. Quando i boschi tacevano e gli dèi dormivano, lei cresceva. Silenziosa. Ostinata. Immortale. Inestirpabile. Un giorno Dioniso, dio del vino, dell’estasi e della festa, perse l’amore della sua vita. In preda alla furia e al dolore, vagò nelle terre selvagge, finché vide un ramo d’edera abbracciare una roccia e stringerla con una devozione che nemmeno il tempo riusciva a spezzare. Fu allora che comprese: l’amore vero non urla. Resiste! Quel ramo d’edera venne trasformato in oro. Le sue foglie furono benedette con la luce degli astri. E al posto dei fiori, il dio vi incastonò lacrime divine, cristalli eterni nati dall’ultimo suo pianto. Quel gioiello esiste ancora. Passa di mano in mano, da chi ha amato e poi ha perso, da chi è caduto e si è rialzato. Chi lo indossa non lo sceglie. Viene scelto! Questo pendente è un frammento di leggenda le cui foglie portano ancora l’eco di antiche promesse. Le gemme incastonate non sono solo pietre: sono le lacrime cristallizzate degli amanti, scintille di giuramenti sussurrati. Indossarlo è un rito. Lascia che il “Ramo d’Edera” ti scelga!
Molto prima che gli uomini costruissero i templi, l’edera strisciava tra le pietre, non si piegava al gelo, né cedeva al fuoco. Quando i boschi tacevano e gli dèi dormivano, lei cresceva. Silenziosa. Ostinata. Immortale. Inestirpabile. Un giorno Dioniso, dio del vino, dell’estasi e della festa, perse l’amore della sua vita. In preda alla furia e al dolore, vagò nelle terre selvagge, finché vide un ramo d’edera abbracciare una roccia e stringerla con una devozione che nemmeno il tempo riusciva a spezzare. Fu allora che comprese: l’amore vero non urla. Resiste! Quel ramo d’edera venne trasformato in oro. Le sue foglie furono benedette con la luce degli astri. E al posto dei fiori, il dio vi incastonò lacrime divine, cristalli eterni nati dall’ultimo suo pianto. Quel gioiello esiste ancora. Passa di mano in mano, da chi ha amato e poi ha perso, da chi è caduto e si è rialzato. Chi lo indossa non lo sceglie. Viene scelto! Questo pendente è un frammento di leggenda le cui foglie portano ancora l’eco di antiche promesse. Le gemme incastonate non sono solo pietre: sono le lacrime cristallizzate degli amanti, scintille di giuramenti sussurrati. Indossarlo è un rito. Lascia che il “Ramo d’Edera” ti scelga!
Molto prima che gli uomini costruissero i templi, l’edera strisciava tra le pietre, non si piegava al gelo, né cedeva al fuoco. Quando i boschi tacevano e gli dèi dormivano, lei cresceva. Silenziosa. Ostinata. Immortale. Inestirpabile. Un giorno Dioniso, dio del vino, dell’estasi e della festa, perse l’amore della sua vita. In preda alla furia e al dolore, vagò nelle terre selvagge, finché vide un ramo d’edera abbracciare una roccia e stringerla con una devozione che nemmeno il tempo riusciva a spezzare. Fu allora che comprese: l’amore vero non urla. Resiste! Quel ramo d’edera venne trasformato in oro. Le sue foglie furono benedette con la luce degli astri. E al posto dei fiori, il dio vi incastonò lacrime divine, cristalli eterni nati dall’ultimo suo pianto. Quel gioiello esiste ancora. Passa di mano in mano, da chi ha amato e poi ha perso, da chi è caduto e si è rialzato. Chi lo indossa non lo sceglie. Viene scelto! Questo pendente è un frammento di leggenda le cui foglie portano ancora l’eco di antiche promesse. Le gemme incastonate non sono solo pietre: sono le lacrime cristallizzate degli amanti, scintille di giuramenti sussurrati. Indossarlo è un rito. Lascia che il “Ramo d’Edera” ti scelga!

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